La creatività al lavoro tra REMOTE WORK e CO-WORKING
L’esercito dei millennials, la generazione al di sotto dei 30 anni, è più povero rispetto alla generazione precedente e si trova ad affrontare un mercato del lavoro disagevole. I recenti dibattiti pre-elettorali hanno snobbato i temi cari ai millennials: tema dell’ambiente, strumenti di risparmio per finanziare i propri studi, politiche di innovazione delle modalità di lavoro, modi di favorire il ricambio generazionale nelle aziende.
Non si è riusciti a sfruttare a pieno in termini di occupazione il Piano Garanzia Giovani, progetto Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile, che prevede finanziamenti finalizzati all’orientamento, tirocini, formazione, autoimprenditorialità, formazione a distanza per i Paesi Membri con alti tassi di disoccupazione.
In Italia il numero di adulti che ha completato la propria educazione (università o diplomi post secondari) è molto basso. Nella fascia tra i 25 e i 34 anni la percentuale è del 26%, mentre la media Europea è del 40%. Per uno dei soliti paradossi a cui siamo ormai abituati l’11,7% dei lavoratori ha competenze in eccesso: professionisti con studi, abilità ed esperienze superiori a quelle richieste dalle proprie mansioni d’ordinanza.